Dell'eroina e dell'incenso

L’intento dell’artista è quello di sottolineare la connessione tra ciò che è avvenuto a Nicea nell’800 d.C. e ciò che ai giorni nostri contraddistingue l’uso dell’immagine nella cultura occidentale. Il dominio dell’immagine sulla parola e la rappresentazione del divino attraverso l’oro affondano le loro radici nel concilio di Nicea. A Nicea vinsero gli Iconoduli sugli Iconoclasti.

Size:
10 icone, 59 x 90 x 2 cm, icone a tempera all'uovo e foglia oro
Exibition:
Dell'eroina e dell'incenso
Organization:
Traffic Gallery, Bergamo
Date:
dal 13 Giugno al 12 settembre 2020

 

Quest’ultimi riferendosi al comandamento che vieta di farsi immagine di Dio proibirono la rappresentazione di Dio e di Cristo. Ma furono due le questioni che fecero vincere gli Iconoduli : il fatto che Cristo si fosse mostrato e il fatto che Dio avesse disegnato la propria immagine (ad esempio la Sindone). Se Dio ha disegnato la propria immagine, essa non può essere sbagliata, e copiare tale immagine diviene cosa buona e giusta. In un certo senso questa vittoria può essere vista come l’origine della storia dell’arte occidentale dove l’immagine diventa suprema rispetto alla parola. Tale posizione di supremazia dell’immagine è uno dei punti cardine della cultura Trap e in generale della cultura dei social network con Instagram capofila. Si ostentano divinità quali, denaro, armi, sesso, droga, automobili, pellicce, attraverso vari simboli come i marchi di lusso. Questo approccio visivo alla narrazione è profondamente radicato nella cultura occidentale e nasce precisamente nel 786 d.C, quando, nel secondo concilio di Nicea, si afferma la possibilità di rappresentare Dio attraverso le immagini. Elemento che definisce una delle sostanziali differenze fra Cristianesimo ed Ebraismo. A differenza delle altre religioni monoteistiche, il Dio occidentale si è mostrato. Immergersi nel passato per fornire delle chiavi di lettura che interessino il presente è il metodo di ricerca con il quale Filippo Riniolo racconta la contemporaneità. In questo caso specifico, si tratta di individuare le radici iconiche della cultura Trap, al fine di comprendere gli elementi “culturali” del fenomeno, senza cadere in facili pregiudizi denigratori. La Trap come metafora dello spettacolare politeismo contemporaneo; sesso, successo, denaro, droga, sono le divinità del nostro tempo. I sacerdoti di queste divinità utilizzano questi strumenti rendendoli eterni iconizzandoli, e nell’altare/palcoscenico mandano in estasi i fedeli. Le opere-icone realizzate dall’artista stesso, sono tavole trattate con l’antica tecnica bizantina della tempera all’uovo con foglie d’oro. Tecnica che l’artista ha appreso ad Istanbul durante una residenza artistica di quattro mesi.

Achille LauroAchille Lauro, 59 x 90 cm, icona a tempera all'uovo e foglia oro, Cortesy Traffc Gallery

Miss keta

Sfera ebbasta, 59 x 90 cm, icona a tempera all'uovo su tavola e foglia oro, courtesy by Traffic Gallery

 

ghali, 59 x 90 cm, icona a tempera all'uovo su tavola e foglia oro, courtesy by Traffic Gallerymahmood, 59 x 90 cm, icona a tempera all'uovo su tavola e foglia oro, courtesy by Traffic Gallery